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Crisi economica 'mondiale'

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Messaggio Da Terzotoda Mar Ott 07, 2008 11:25 am

L'europa brucia
Bruciati 450 miliardi. Nikkei al minimo storico chiude con un -4,25%
Borse nel panico, tutte giù
Il Mibtel a -8,24%, il Dow Jones a -3%
Giù anche Parigi (-9,04%) e Londra (-7,85%), a picco Mosca (-19,1%). Wall Street lima le perdite in chiusura

(Ap)
MILANO - Prima seduta delle Borse mondiali successiva al piano di salvataggio degli Usa e al summit del G4 a Parigi. L'effetto è stato uguale per tutti: a picco le Borse asiatiche e poi quelle europee (che hanno bruciato 450 miliardi). In calo anche Wall Street che, dopo essere scesa sotto la soglia psicologica dei 10.000 punti per la prima volta dal 2004, ha chiuso limando le perdite, con il Dow Jones a - 3,05% . Le iniziative Oltreoceano di venerdì scorso e quelle europee di sabato non hanno placato il panico tra gli investitori per le potenziali ripercussioni a livello globale della gravissima crisi scatenata a suo tempo dal tracollo dei mutui «subprime». E non serviva a rassicurare i mercati un nuovo appello dei capi di governo europei, tra cui anche quello del premier italiano Silvio Berlusconi, che spiegava come i depositi dei cittadini fossero garantiti dai governi Ue. Su tutto infatti dominava l'incertezza manifestata dagli stessi governi europei, di fatto incapaci di trovare una soluzione comune. I membri dell'Ue stanno andando infatti in ordine sparso. C'è chi come la Germania, e prima ancora Irlanda, Grecia, Svezia, Portogallo, Danimarca e Austria annunciava di garantire tutti i depositi bancari. Altri che, come il governo della Gran Bretagna bocciavano la proposta come irrealistica e si limitavano a fissare un tetto di garanzia per ogni deposito(50.000 sterline a conto). Chi ancora, come la Francia, vedeva bocciata, proprio dalla Germania la proposta di costituire un fondo comune europeo per far fronte alla crisi.

MERCATI ASIATICI - Così fin dal mattino i mercati rispondevano con forti ribassi. A Tokyo l'indice Nikkei perdeva il 4,7%, toccando i nuovi minimi da quattro anni e mezzo. Poi nel finale rosicchiava qualcosa, chiudendo con un meno 4,25%. A Hong Kong l'indice Hang Seng cedeva il 4,97%. La Borsa di Shanghai perdeva il 5,23%. Peggio ancora andava quella di Seul, con un ribasso di ben il 5,4%. Bangkok chiudeva a -3,0%, Singapore a -2,6%; a Giacarta -5,3%. In Australia la chiusura era del -3,3%, la più bassa dal novembre 2005. Identico il calo conclusivo registrato in Nuova Zelanda.

PIAZZA AFFARI PERDE L'8,24% - In Europa e in Italia la situazione però peggiorava ulteriormente. Fin dall'apertura Piazza Affari aveva fatto segnare un forte ribasso, fino a perdere oltre il 6%. Poi una breve risalita ma il cattivo andamento di Wall Street ricacciava la ripresa indietro, e alla fine il Mibtel lasciava sul terreno l'8,24%. Da segnalare durante le contrattazioni la raffica di sospensioni per eccesso di ribasso per i titoli a maggior capitalizzazione dell'S&P/Mib, 10 per l'esattezza. Sono infatti state sospese a lungo le azioni di Tenaris, Intesa Sanpaolo, Atlantia, Geox, Telecom Italia, Bulgari, Bpm, Fiat e Buzzi Unicem. Per l'indice S&P/Mib che cedeva alla fine l'8,24% era il peggior calo da quando è stato istituito, nel settembre 2004. Gli indici di piazza Affari hanno registrato ribassi superiori a quelli storici dell'11 settembre 2001, il giorno dell'attentato alle Torri Gemelle di New York. Elevati ma non stratosferici i volumi dell'attivita, pari a un controvalore di poco superiore ai 4,2 miliardi di euro. Colpiti dalle vendite tutti i settori del listino, ma soprattutto bancari, assicurativi ed energetici.

IN EUROPA - Ma il crollo delle quotazioni riguardava anche tutte le altre Borse europee che si trovavano ad affrontare la peggiore seduta dal celebre lunedì nero del 19 ottobre 1987: bruciati 444 miliardi di euro. Il Cac40 di Parigi cedeva il 9,04%, il Dax di Francoforte lasciava sul terreno il 7,07% il Ftse 100 di Londra cedeva il 7,85%

MALE WALL STREET - E il cattivo andamento delle Borse mondiali finiva per influenzare anche Wall Street, anche se in misura minore rispetto a quanto accaduto per le piazze europee: all’inizio della seduta il Dow Jones perdeva 147,03 punti (-1,42%), a quota 10.178,35 punti, mentre il Nasdaq arretrava di 49,09 punti(-2,40%), a 1.896,28 punti. In ribasso anche lo S&P 500, che scendeva di 19,42 punti (-1,77%), a 1.079,81 punti. E la situazione poi andava deteriorandosi: il Dow Jones, per la prima volta dal 2004, scendeva sotto la soglia psicologica dei 10.000 punti. Il titolo limitava i danni in chiusura, arretrando del 3,05%, con il Nasdaq a -4,34% e lo S&P 500 a -3,43%.

MOSCA A PICCO
- Anche la Borsa russa andava a picco: l’indice Rts crollava sotto i 900 punti e scivolava del -16%, dopo due "stop&go" in quello che si presentava come un vero e proprio lunedì nero. Alla fine chiudeva perdendo il 19,10%. Il calo dei prezzi delle azioni in Borsa ha raggiunto in alcuni casi il 33%.

EURO AI MINIMI - Intanto l'Euro scivolava ai minimi degli ultimi due anni e mezzo contro lo Yen negli scambi asiatici. Forte calo della moneta unica anche nei confronti del dollaro. Secondo le rilevazioni della Banca Centrale Europea, l'euro valeva 1,3634 dollari rispetto a 1,3834 dollari di venerdì e valeva 140,78 yen contro 145,09 yen precedenti. Poi però la moneta unica europea scendeva ancora nei confronti del biglietto verde, toccando quota 1,3560. Successivamente però il calo si accentuava: le quotazioni della divisa unica scendevano sotto gli 1,35 dollari (1,3469) per la prima volta dall'agosto del 2007.

BCE ATTACCA GOVERNO IRLANDESE - Intanto però la Bce sembrava manifestare insofferenza per il procedere dei governi nell'affrontare la crisi in ordine sparso, infliggendo, tra l'altro, gravi ferite ai suoi poteri Antitrust. Il governo irlandese, secfondo la Bce, avrebbe dovuto informare l'Unione Europea prima di procedere con il piano di garanzia dei depositi bancari varato nei giorni scorsi scriveva la Banca centrale europea, in un commento apparso sul suo sito online. «Sarebbe stato consigliabile - rilevava la Bce - consultare appropriatamente le altre autorità europee» in relazione al piano di salvataggio. La Bce si diceva inoltre preoccupata per il fatto che le garanzie concesse si traducano in un «trattamento preferenziale» per le sei banche tutelate dal piano.

ISLANDA - Ma se l'Ue è in crisi, ci sono Paesi ormai vicini al baratro. Il governo dell'Islanda, la cui moneta, la corona islandese, ha perso il 23% nei confronti dell'euro in una sola giornata, si è detta pronta a prendere il controllo di tutte le sue banche che sarebbero a rischio fallimento.

06 ottobre 2008
FONTE CORRIERE DELLA SERA


MIO PARERE:
ce ne sarebbe da parlare per ore... se non giorni Very Happy, a parte un piccolo appunto:
è Stato Berlusconi a tirar fuori l'idea bocciata dalla Germania non la Francia (infatti il cancelliere tedesco ha fatto fare una magra figura al nostro premier che si era detto sicuro del suo appoggio.... NO COMMENT )

qui si potrebbero tirar fuori mille argomenti tra cui il signoraggio ma mi limito a fare delle considerazioni piu alla portata di tutti diciamo e su delle basi accettate da tutti...

per me è il sistema totale che è sbagliato per diversi motivi:
1- nessuno puo porre limiti agli azionisti e quindi possono fare tutte le leggi che vogliono ma se decidono di vendere vendono comunque e non immagino che speculazione ci sia dietro alla base di tutto... come del resto nel 29' e 20'...

2-quelli osno soldi inventati, se un'azienda sale in borsa sale solo perche comprano non vuol dire sia una salita giustificata, questo porta a disvalori incredibili.

3-come si puo pensare che questo sistema funzioni... ogni banca puo prestare PiU VOLTE il nostro conto corrente (con le nuove leggi prestando soldi devono solo garantire tipo l'1% del vostro ocnto li fermo senza poterlo prestare, tramite gabole loro prestano tanto di quel denaro inesistente che non avete un'idea).e guadagnano su soldi che non hanno mai avuto da prestare le banche

4- a questo punto si capisce che quelli sono tutti soldi inventati, virtuali nel vero senso della parla perche non hanno neanche un corrispettivo in carta... a questo punto come si puo pretendere che il mercato regga con gente che da prestiti a destra e a manca?? senza averli??


fate vobis... il sistema è sbagliato per me perche porta comuqnue a crisi cicliche esagerate... e il tutto perche si gioca su denaro virtuale...

bei tempi quando si andava in giro barattando e soprattutto non esisteva la borsa e il tutto era basato sulla merce e non sul mercato azionario...
questo è un circolo vizioso senza fine...

mi fermo perche mi sto dilungando troppo Very Happy

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Messaggio Da Signorino Steff Mar Ott 07, 2008 12:04 pm

Si infatti pure io ho sentito la figura che ha fatto Berlusconi ma la tv ovviamente ce lo fa vedere come un leader impegnato e stimato in Europa. Se penso a quello che Berlusconi ha fatto al parlamento europeo qualche anno fa con Shultz ed al fatto che ora lui è ad un tavolo con il cancelliere tedesco solo per questo me ne vergogno perchè immaginate cosa potranno pensare i leader europei di lui.

Il fatto che le borse sono una cosa "virtuale" per me è un grosso problema. Insomma si vende e si compra in Borsa ma poi la crisi dell'azienda è reale. Un'azienda fallisce quando non riesce a vendere il proprio prodotto, mentre se è quotata in borsa rischia di avere ripercussioni per il crollo della borsa stessa per esempio.

Infatti anch'io la penso come Terz ovvero che il sistema sia sbagliato inquanto ci sono troppe speculazioni e troppa gente che ci mangia senza fare realmente nulla e questo poi può sfasare il mercato ed avere ripercussioni serie.
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Messaggio Da Terzotoda Mer Ott 08, 2008 6:16 pm

'ottimo' nella banche girano circolari in cui dicono che non danno piu finanziamenti a nessuno... mia mamma lavora in banca...

questo vuol dire che se le cose non cambiano entro poche settimane, massimo pochissimi mesi... tanntissime aziende italiane falliranno...

per esperienza e per cio che mi hanno detto molte azinde italiane... le piu...
prendono finanziamenti a scadenza di 6 mesi (o per un tot di tempo corto) per fabbricare il necessario e una volta venduto ridanno il prestito alla banca e ne aprono un altro (la cosa è logica perche molte aziende soprattutto medio-piccole non possono avere li magari 500000 euro in cassa per far su un lavoro che gli portA via sei mesi e quindi ntanto chiedono il prestito fino alla vendita)... ma se i prestiti vengono bloccati che succede?? che nessuna azienda di questo tipo puo far piu nulla in particolare quelle che lavorano con l'estero che di certo non fanno lavri da 20000 euro a botta ma molto di piu...

questo sistema è stato creato per produrre ricchezza piu velocemente ma come si nota ha un forte deficit che se le banche vanno in crisi non si hanno piu prestiti e il sistema si blocca...

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Messaggio Da Signorino Steff Mer Ott 08, 2008 11:19 pm

Questo video parla un po' di finanza: funzionamento delle banche, debito e signoraggio.

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Messaggio Da Terzotoda Ven Ott 10, 2008 1:06 pm

PREMESSA:

Marcello Pamio, giornalista, vive a Padova. Ha lavorato per alcuni anni nella redazione della famosissima rivista Nexus (edizione italiana), che da sempre si occupa di denunciare ciò che le fonti d’informazione ufficiali censurano.
Dal 1998 Marcello Pamio è curatore del sito www.disinformazione.it, vero e proprio punto di riferimento per chi cerca informazioni che superino le verità ufficiali e che tratta, in maniera approfondita, moltissime delle informazioni che solitamente vengono filtrate dai media.


ARTICOLO

Crack Bancari: Crisi del Sistema o Fallimento Controllato?

Marcello Pamio - 19 settembre 2008

Quello che purtroppo (o per fortuna?) era stato previsto da anni si sta verificando.
Il Sistema Economico sta letteralmente crollando sotto il peso di debiti, speculazioni, investimenti forsennati e satanici, oppure è arrivato l’occasione e la possibilità di destare le nostre coscienze?
Importantissime banche come Citigroup, Bear Stearns, Lehman Brothers e Merrill Lynch, tanto per citare solo qualcuna, hanno fatto un triste epilogo. La Lehman è fallita e ha già chiesto l’amministrazione controllata (ex articolo 11), la Merrill Lynch è invece stata salvata, o per meglio dire, acquistata dalla Bank of Amerika.

Richard Fuld, il padre-padrone della Lehman (quarta banca d’affari statunitense) esce da questo crack in piedi: “dal 1993 fino al 2007 ha conseguito tra stipendi, bonus, stock options la meravigliosa cifra di 466 milioni di dollari”[1]. Cifra questa di tutto rispetto, ma non completa, perché bisogna sommare la buona uscita di 22 milioni di dollari, maturata prima del fallimento bancario! Non male, vero?
Dall’altra parte Stanley O’Neal, ex numero uno di Merrill Lynch lascia il suo prestigioso ufficio con una pensione da 161 milioni di dollari[2], e questo dopo aver creato una voragine da 40 miliardi di dollari.
Il mega boss della Citigroup, Chuck Prince, si è intascato invece 68 milioni di dollari, e l’ex presidente di Bear Stearns, Jimmy Cayne soli 60 milioni di dollari.[3]

La cosa interessante e che si ripete ogni qualvolta una azienda crolla e/o fallisce, i manager escono sempre a testa alta e con le tasche piene di denaro. Denaro dei contribuenti
Per esempio la Lehman ha creato un buco nero di oltre 639 miliardi di dollari, il maggiore crac della storia economica americana (oltre dieci volte il già gigantesco buco della Enron), e nonostante questo Richard Fuld esce con decine di milioni di dollari.
Questo dovrebbe farci riflettere…

Ecco l’elenco dei più grandi crac della storia moderna:
1) Lehman Brothers (639 miliardi)
2) Worldcom (103,9 miliardi)
3) Enron (63,4 miliardi)
4) Conseco (61,4 miliardi)
5) Texano (35,9 miliardi)
6) Financial Corp. of America (33,9 miliardi)
7) Refco (33,3 miliardi)
Cool IndyMac Bancorp (32,7 miliardi)
9) Global Crossing (30,2 miliardi)
10) Calpine (27,2 miliardi).

La questione importante però è un’altra.
Le banche che chiudono i battenti sono il segnale che il Sistema sta crollando o invece anche queste rientrano in manovre occulte da parte di coloro che operano dietro le quinte?

Osservando gli azionisti di Lehman Brothers risultano delle cose molto interessanti:
AXA (9.46%);
FMR Corporation (5.69%);
Citigroup (4.5%);
Barclays Plc (3.92%);
State Street Corporation (3.1%);
Morgan Stanley (3.1%);
Mellon Financial (1.9%);
Vanguard Group (1.9%);
Deutsche Bank AG (1.4%), ecc.

Vediamo gli azionisti di Merrill Lynch:
FMR Corporation (4.8 %);
Barclays Plc (3.5%);
Janus Capital Corp. (2.9%);
Citigroup (2.6%);
AXA (2.40%);
State Street Corporation (0.12%), ecc.

Tutti questi azionisti si possono scremare ulteriormente perché per esempio State Street Corp. è controllata dal gruppo Barclays (quindi Rothschild) della City di Londra.
In pratica le due banche crollate (Lynch e Brothers ma anche tutte le altre) appartengono a quei due gruppi che controllano realmente l'economia planetaria: il ramo statunitense dei Rockefeller e quello europeo dei Rothschild: le due ali dello stesso avvoltoio (o aquila calva del Grande Sigillo statunitense).

Nomi di casate storiche ebraiche che si possono citate solo nei libri e/o articoli sul complottismo ma sono invece tabù nella carta stampata o in televisione. Chissà come mai…
Quindi il crollo di grosse banche potrebbe rientrare nel cosiddetto “fallimento controllato”.
Per quale motivo lascerebbero fallire delle proprie aziende?

Lo sfruttamento del Mercato avviene spesso attraverso le cosiddette “Branch” (rami, derivazioni), che vengono create ad hoc per raggiungere determinati obiettivi. Questo ovviamente fino all’esaurimento.
Quando il mercato è stato spolpato ed è divenuto sterile, si chiude la filiale, creata per tale scopo, e gli utili vengono spartiti tra di loro.[4]
Il buco lasciato? Non ci sono problemi: paga Pantalone, cioè il cittadino suddito!

La Lehman Brothers ha dichiarato fallimento, come una qualsiasi azienda che non vuole pagare i suoi creditori.[5] Più semplice di così: quasi 700 miliardi di dollari di debito che sarà rimpinguato dal Governo (con la tipografia ufficiale Federal Reserve) e quindi dai sudditi.
La Merrill Lynch, Fannie Mae e Freddie Mac (le due società con un portafoglio di circa 6000 miliardi di dollari in mutui ipotecari) e le altre idem.
Questo “fallimento controllato” però non riguarda i grossi Imperi che stanno dietro le quinte, ma le “Branch”, cioè i rami collegati, che come in botanica si possono potare quando diventano marci e inutili.

In pratica bruciano i soldi nostri per poi ributtarsi nella mischia come lupi assatanati alla ricerca di nuovi mercati da sbranare.
Dall’altra parte, grazie a questi crash controllati, possono far legiferare ai loro camerieri (politici) leggi che stringono ulteriormente le libertà individuali di tutti noi, e che non sarebbero mai passate altrimenti.
Certamente faranno saltare altre banche d’affari, d’investimento, assicurazioni, società mutualistiche (la prossima sarà AIG, American Internationale Group, la più grande società di assicurazioni del mondo, anche se verrà salvata in extremis dal governo): 1929 docet.
Di una cosa però in tutto questo scenario i Burattinai non hanno tenuto conto: tale crisi sistemica dei mercati e delle finanze, pur se controllata, avrà sempre la funzione pedagogica di far prendere coscienza a molte persone di tutto questo Sistema e anche delle possibili soluzioni.

Coscienza che il Sistema è in metastasi e che non potrà quindi avere una vita lunga con le cure allopatiche odierne: iniezioni di liquidità, stampa di moneta, chirurgia bancaria, ecc.
Coscienza che il denaro è un mezzo e non un fine, e che possiamo acquistare (merci e prodotti) SOLO perché NOI lo accettiamo (il denaro).
Un pezzo di carta, un foglietto, uno “Sconto che cammina”, uno Scec, per fare solo dei piccoli esempi, hanno lo stesso valore del denaro: basta accettarli!
La vera guarigione avverrà nel momento in cui si passerà da un Sistema luciferico centrato nel dio denaro e nel potere dell’uomo sull’uomo, ad un Sistema dove invece è l’Uomo al centro e il collante l’Unione e la Solidarietà.

I Grandi Manipolatori possono far crollare decine di banche, piazzare l’esercito nelle città, installare videocamere e microfoni ovunque (cose che stanno realizzando), mettere in ginocchio milioni di persone, far esplodere la bolla immobiliare, ma non possono proprio far nulla a livello di Coscienza Individuale.
Su questo terreno i Rothschild, Rockefeller e tutti gli altri possono solo stare a guardare…(e con invidia).

FINE

allora mi sono smepre interessato di queste cose senza mai crederci molto...
anzi in questi igorni mi sono detto: ma perche far fallire una banca?? non ci perdono pure loro?? e questa risposta è stata l'unica che ho trovato esauriente...

poi ognuno crede a cio che vuole...

PS:ieri sera mi sono stupidto... ho vistoEugenio Benettazzo (su iyoutube torvate ditutto e di piu) da Santoro non penvavo lo avrebbero fatto mai parlare...
poi ho capito eheh: lo ha fatto parlare due minuti dicendogli di sbrigarsi e appena ha toccato un tasto dolente Santoro ha iniziato a prenderlo in giro eheh e a sdrammatizzare senz afarlo parlare molto... dando piu spazio a una che ieri sera non centrava niente...

comincio a crederci heheheheheh

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Messaggio Da Signorino Steff Dom Ott 12, 2008 2:52 pm

Tra l'altro ho un dubbio che mi ronza per la testa e non trovo la risposta esatta. Insomma nella borsa si compra e si vende, se ora si è in perdita e quindi stiamo perdendo dei soldi, chi li guadagna? Cioè non capisco questi soldi dove stanno finendo e perchè li stiamo perdendo.
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Messaggio Da Terzotoda Dom Ott 12, 2008 4:04 pm

non vanno da nessuna parte... nessuno guadagna in questo momento in borsa...

la borsa è improntata tutta sulla fiducia.. potrebbe anche scendere tutta a zero con tutti in perdita totale con nessuno che ci guadagna...

ci sono stati anni (anche fino a 7-8 anni fa che tutti guadagnavano e anche queloo era strano si chiamano speculazioni...

la borsa non è un indice affidabile di come va un'azienda.. nel senso io posso avere un industri magari in borsa puo anche fallire perche le azioni scendono a zero... eppure potrei avere un attivo ogni anno di 10 miliardi... eheh

è cosi che funziona...

se la gente non si fida piu (magari spinta a crederlo anche dai grossi finanzieri che riescono a muovere grandi masse di denaro in positivo o in attivo) vendono al ribasso e la borsa cala...

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Messaggio Da Signorino Steff Dom Ott 12, 2008 10:25 pm

Mi sembra una cosa così assurda.
Dato che ne sai più di me e che mi vergogno di chiedere certe cose durante la lezione di estimo ti sfrutto allora Very Happy
Mi chiedo allora, in base a cosa dipende questa fiducia? Perchè potrebbe succedere che un'azienda che è in positivo abbia ripercussioni dall'andamento della borsa? Che è poi quello che succede ora.
E poi se i valori scendono qualcuno in teoria potrebbe comprarle?
E se le mie azioni scendono perchè devo venderle??? E se le tengo cosa succede?
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Messaggio Da Terzotoda Lun Ott 13, 2008 9:06 pm

allora la fiducia dipende dal 'caso' perche in fondo è quello...

poi devi capire che dietro la borsa ci sono un sacco di speculatori che con un sacco di soldi indirizzano un titolo in un modo o nell'altro...
e poi li entra il cittadino che vede che un titolo sale e allora lo compra al rialzo (ossia offrendo di piu del valore di quel momento)

perche succede che una in positivo in realta scenda è questione di speculazione e sfortuna diciamo...

certo quando scendono è perche vengon o comprate.. se nessuno compra le azioni rimangono li... pero quando scende si vende al ribasso (ossia se vale 15 la vendo a 14 eccetera fino a d arrivare a zero)

se scendono non è che le devi vendere ma se gia hai pochi soldi diciamo in quesot periodo era meglio darle via... perche perdono valore e quindi perdi soldi... del tipo se avevi investito 100 euro in delle azioni e queste perdono il 10% allora valgono 90... e cosi via... ci hai perso ovviamente in questo caso...

se le tieni nulla.. le tieni e vedi come vanno tutto qui...

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Messaggio Da Signorino Steff Lun Ott 13, 2008 10:25 pm

Si la questione di falsare il valore di un'azione ce l'hanno spiegato stamattina. Praticamente in chiusura di giornata uno può acquistare un pacchetto di azioni di una compagnia pagandole di più del dovuto, l'indomani il valore medio di quell'azione sarà salito quindi molti saranno indotti a comprarla credendo che sia in un trend positivo.
Es: un pacchetto di azioni costa 100 euro, un acquirente a fine giornata lo compra per 150. Il giorno dopo credendo ci sia un rialzo gli altri comprano e magari lo vende a 160, anche se questo funziona per lo più con la gente comune che gioca in borsa.

Quello che mi chiedo però è questo. Mettiamo che la mia azienda cali, perchè io devo svenderla se la borsa è ciclica? Cioè tra qualche giorno o tra un mese sarà di nuovo su quindi se me le tengo e ce le ho a zero per un mese cosa mi cambia? A questo punto, da quel che ho capito, mi chiedo ma con la borsa si guadagna solo comprando e rivendendo sempre? Insomma è solo quello il meccanismo della borsa?
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Messaggio Da Terzotoda Lun Ott 13, 2008 10:45 pm

si si è solo quello... per una volta il Berlusca ha detto una cosa giusta...

'bisogna fare in modo che l'economia REALE non ne risenta'

perche la borsa non è reale...
pero se un'azienda arriva a zero fallisce perche l'azienda non vale piu nulla...
vale 0...

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