Lampedusa, il parroco denuncia: «Governo confuso»
Pagina 1 di 1
Lampedusa, il parroco denuncia: «Governo confuso»
Lampedusa, il parroco denuncia: «Governo confuso»
Tratto da: "L'Unità"
26 gennaio 2009
Nella situazione caotica e drammatica in cui versa Lampedusa, cominciano ad arrivare i primi provvedimenti del governo: con un ponte aereo non solo viveri, ma anche strutture prefabbricate destinate all'ex base, sede, secondo il progetto del ministero dell'Interno, del contestato centro di identificazione e espulsione.
È attesa la nave con a bordo le ruspe per effettuare i lavori di adeguamento, perché nessuno sull'isola vuole mettere a disposizione i propri mezzi. Continua infatti la protesta sull'isola dei cittadini, degli immigrati e delle istituzioni.
Una cinquantina di immigrati per lo più profughi eritrei e somali, ospiti dal 3 agosto al centro della Croce Rossa di Marina di Massa, ha bloccato una strada principale della città, vicino a piazza Liberazione, per sollecitare le autorità ad esaminare le loro richieste di permesso di soggiorno. Il gruppo ha annunciato lo sciopero della fame. Il vicesindaco della città, Martina Nardi, è intervenuta per cercare una mediazione. Gli immigrati chiedono di parlare con un delegato dell'Onu e, in attesa, hanno dichiarato lo sciopero della fame. Il gruppo fa parte delle 104 persone arrivate in agosto a Marina di Massa da Lampedusa, perché il centro dell'isola era sovraffollato.
Chiedono l' intervento del Papa «ormai indispensabile in una situazione che ha assunto i connotati di una emergenza umanitaria» il sindaco di Lampedusa Dino De Rubeis e il parroco dell'isola Don Stefano Nastasi. «Il Santo Padre - spiega il sacerdote - dica una parola di conforto ai migranti e al popolo di Lampedusa».
Don Stefano ha chiesto, sulla vicenda, anche l'intervento della Conferenza episcopale italiana. «Prima - ha aggiunto - eravamo un'isola. Ora siamo solo isolati. Lampedusa è stata militarizzata, ma non è solo con le forze dell'ordine che si risolve questa emergenza».
Poi ironicamente il parroco risponde al premier che, negando la fuga in massa dal Cpa dell'isola, aveva detto che gli extracomunitari sono liberi di uscire dal centro e di andare a bere una birra nei bar del paese. «Invito Berlusconi, a venire a Lampedusa a bere una birra con me al bar. Magari potremo parlare degli immigrati e dell'emergenza che stiamo vivendo in modo concreto». E aggiunge: «La verità è che serve più chiarezza da parte del governo. Finora mi sembra che siano un po' confusi».
Tratto da: "L'Unità"
26 gennaio 2009
Nella situazione caotica e drammatica in cui versa Lampedusa, cominciano ad arrivare i primi provvedimenti del governo: con un ponte aereo non solo viveri, ma anche strutture prefabbricate destinate all'ex base, sede, secondo il progetto del ministero dell'Interno, del contestato centro di identificazione e espulsione.
È attesa la nave con a bordo le ruspe per effettuare i lavori di adeguamento, perché nessuno sull'isola vuole mettere a disposizione i propri mezzi. Continua infatti la protesta sull'isola dei cittadini, degli immigrati e delle istituzioni.
Una cinquantina di immigrati per lo più profughi eritrei e somali, ospiti dal 3 agosto al centro della Croce Rossa di Marina di Massa, ha bloccato una strada principale della città, vicino a piazza Liberazione, per sollecitare le autorità ad esaminare le loro richieste di permesso di soggiorno. Il gruppo ha annunciato lo sciopero della fame. Il vicesindaco della città, Martina Nardi, è intervenuta per cercare una mediazione. Gli immigrati chiedono di parlare con un delegato dell'Onu e, in attesa, hanno dichiarato lo sciopero della fame. Il gruppo fa parte delle 104 persone arrivate in agosto a Marina di Massa da Lampedusa, perché il centro dell'isola era sovraffollato.
Chiedono l' intervento del Papa «ormai indispensabile in una situazione che ha assunto i connotati di una emergenza umanitaria» il sindaco di Lampedusa Dino De Rubeis e il parroco dell'isola Don Stefano Nastasi. «Il Santo Padre - spiega il sacerdote - dica una parola di conforto ai migranti e al popolo di Lampedusa».
Don Stefano ha chiesto, sulla vicenda, anche l'intervento della Conferenza episcopale italiana. «Prima - ha aggiunto - eravamo un'isola. Ora siamo solo isolati. Lampedusa è stata militarizzata, ma non è solo con le forze dell'ordine che si risolve questa emergenza».
Poi ironicamente il parroco risponde al premier che, negando la fuga in massa dal Cpa dell'isola, aveva detto che gli extracomunitari sono liberi di uscire dal centro e di andare a bere una birra nei bar del paese. «Invito Berlusconi, a venire a Lampedusa a bere una birra con me al bar. Magari potremo parlare degli immigrati e dell'emergenza che stiamo vivendo in modo concreto». E aggiunge: «La verità è che serve più chiarezza da parte del governo. Finora mi sembra che siano un po' confusi».
Pagina 1 di 1
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
Lun Apr 27, 2009 3:14 pm Da Signorino Steff
» Se posso suggerire...
Mar Apr 07, 2009 2:47 pm Da kataskematico
» delfo93
Lun Apr 06, 2009 3:13 pm Da Signorino Steff
» ENRYBERSERK
Sab Mar 28, 2009 2:20 pm Da enryberserk
» Il Governo vuole limitare Youtube
Sab Mar 21, 2009 2:52 pm Da Signorino Steff
» Internet, ecco la legge Carlucci uno scudo per il diritto d'autore
Sab Mar 21, 2009 2:52 pm Da Signorino Steff
» Disoccupazione, allarme dell'Istat «Torna a crescere dopo nove anni»
Sab Mar 21, 2009 2:42 pm Da Signorino Steff
» Franzoni bis
Lun Gen 26, 2009 7:04 pm Da Signorino Steff
» Eluana, il Tar dà ragione al padre sì al ricorso contro la Regione Lombardia
Lun Gen 26, 2009 6:34 pm Da Signorino Steff